Lavaggio delle vie lacrimali

Lavaggio delle vie lacrimali - occhio di un'anziana donna

Lavaggio delle vie lacrimali

Talvolta la sintomatologia che spinge il paziente ad effettuare una visita oculistica è il sopraggiungere di una persistente eccessiva lacrimazione detta anche epifora.

La cura di questa condizione a volta è di natura compressiva proveniente dall’esterno delle vie lacrimali, pertanto in questi casi la competenza è dell’otorino o del maxillo facciale. In altri casi è il risultato stenotico delle vie lacrimali magari dovute a disturbi cronici floristici alle palpebre e alla congiuntiva (spesso è una situazione mista).

L’oculista interviene con l’allargamento del canale lacrimale con idoneo punteruolo o anche con il posizionamento di un plug forato sul puntino lacrimale. Per la disostruzione dei canalini o del canale lacrimale l’oculista effettua ripetuti ed indolori lavaggi delle vie lacrimali irrigandole con soluzioni fisiologiche o con soluzioni antibiotiche / antinfiammatorie.
In alcuni casi questi trattamenti sono insufficienti e, previa visita dell’otorino e di una diagnosi radiologica, può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.

Lavaggio delle vie lacrimali

Talvolta la sintomatologia che spinge il paziente ad effettuare una visita oculistica è il sopraggiungere di una persistente eccessiva lacrimazione detta anche epifora.

La cura di questa condizione a volta è di natura compressiva proveniente dall’esterno delle vie lacrimali, pertanto in questi casi la competenza è dell’otorino o del maxillo facciale. In altri casi è il risultato stenotico delle vie lacrimali magari dovute a disturbi cronici floristici alle palpebre e alla congiuntiva (spesso è una situazione mista).

L’oculista interviene con l’allargamento del canale lacrimale con idoneo punteruolo o anche con il posizionamento di un plug forato sul puntino lacrimale. Per la disostruzione dei canalini o del canale lacrimale l’oculista effettua ripetuti ed indolori lavaggi delle vie lacrimali irrigandole con soluzioni fisiologiche o con soluzioni antibiotiche / antinfiammatorie.
In alcuni casi questi trattamenti sono insufficienti e, previa visita dell’otorino e di una diagnosi radiologica, può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.